Nel corso di quest’ultimo anno siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa o a poter uscire solamente con la mascherina a causa di un virus letale, comunemente chiamato Covid-19, che sta infettando le persone di tutto il mondo, con gravi conseguenze. Ma da dove ha avuto origine questo virus? E come ha fatto a diffondersi così velocemente?
Il virus SARS-CoV-2, o Covid-19, appartiene al genere dei Coronavirus, un gruppo di virus a RNA di cui fanno parte anche la Sars e la Mers. I virus di questa categoria in natura sono presenti nei pipistrelli, dai quali poi possono passare anche ad altri mammiferi. Nel caso del virus Covid-19, uno studio di ricercatori cinesi ha identificato l’origine del virus in un evento naturale di ricombinazione tra due coronavirus diversi, uno dei pipistrelli e uno del pangolino, che si sono trovati contemporaneamente nello stesso ospite e si sono “scambiati” reciprocamente parti del genoma. Da questo scambio di materiale genetico tra i due ceppi virali sarebbe poi nato un nuovo virus in grado di infettare anche le cellule degli esseri umani. Nonostante queste ricerche, al momento, rimangono ancora incerti il percorso evolutivo del coronavirus SARS-CoV-2 e la specie animale che ha trasmesso il virus agli uomini.
L’unica certezza che abbiamo è che i primi casi di infezione causata dal Covid-19 sono stati registrati il 31 dicembre 2019 a Wuhan, il capoluogo della provincia cinese di Hubei. ll primo focolaio dell’infezione potrebbe essere stato il mercato del pesce della città, che ha favorito la diffusione del virus per la presenza di un alto numero di persone, la vicinanza con animali selvatici e le pratiche di macellazione degli animali vivi. Il consumo di carne cruda può inoltre aver contribuito ulteriormente ad aumentare il rischio di diffusione.
Appena si è scoperta la circolazione di questo virus il governo cinese ha subito avviato misure straordinarie, con lo scopo di contenere l’infezione (ponendo sotto quarantena Wuhan e altre città), grazie alle quali fino alla fine di gennaio la maggior parte dei casi è rimasta confinata al territorio cinese. Il 18 febbraio 2020, tuttavia, è stata registrata a Codogno, in Lombardia, la prima trasmissione secondaria in Italia, ovvero un paziente infettato sul territorio italiano. Poco dopo è stato scoperto un secondo focolaio anche a Vo’, in Veneto, che ha confermato che il virus si stava diffondendo liberamente anche in Italia e successivamente in tutto il mondo.
Questa espansione può essere spiegata dal fatto che Wuhan, essendo una grande metropoli, possiede un aeroporto che ha collegamenti giornalieri con l’estero, oppure dalla posizione della Cina che si trova al centro di molte rotte migratorie di uccelli che possono aver trasferito e diffuso il virus attraverso il territorio. Ad ogni modo queste sono solamente ipotesi che non sono ancora state dimostrate.