Novel coronavirus disease 2019-nCoV written on blue folder.

 Non esistono farmaci specifici per trattare l’infezione da SARS-CoV-2 nonostante la pandemia da COVID-19 sia in corso ormai da 11 mesi, perchè lo sviluppo di un farmaco richiede differenti sperimentazioni cliniche con l’obiettivo di ridurre la mortalità della malattia e la degenza in ospedale nei pazienti COVID-19. Alcuni di questi farmaci sono già in commercio, altri sono ancora sperimentali.

questi farmaci utilizzati contro l’infezione rientrano principalmente in 4 categorie: 

  1. antivirali che impediscono al virus di replicarsi nelle cellule.
  2. immunostimolanti supportano l’azione del sistema immunitario contro il virus.
  3. anti-coagulanti che riducono il rischio di eventi trombotici
  4. immunomodulanti con attività antinfiammatoria per le forme di malattia con iper attivazione del sistema immunitario.

Farmaci in sperimentazione

Per questa infezione si stanno sperimentando molti farmaci, per bloccare il virus il farmaco più promettente è un farmaco che riesce a ridurre di qualche giorno la durata della malattia. I farmaci più efficaci sono i cortisonici, bloccano l’eccesso di infiammazione che può danneggiare polmoni e altri organi.
Per tutti sono consigliati farmaci contro la febbre, per chi ha sintomi un po’ più gravi si deve somministrare ossigeno e remdesivir e per chi ha sintomi ancora più gravi si possono somministrare farmaci cortisonici e
anticoagulanti. Gli antibiotici sono efficaci solo se si hanno infezioni dovuta a batteri.

Alcune caratteristiche molecolari che ci possono aiutare sono presenti nel genoma che sono costituiti da RNA che ha un singolo filamento utilizzabile una volta che il virus viene a contatto con la cellula ospite.
All’interno dell’RNA è presente una proteina che si presenta con una struttura ad elica, e in oltre è presente la proteina Spike che è una delle più importanti.

Sieroterapia

La sieroterapia consiste nel somministrare a persone infette un siero che proviene da una altra persona che è iper immune, cioè che è già stata infettata e che ha già sviluppato gli anticorpi. Si trasferiscono difese
immunitarie da una persona convalescente ad un’ altra dopo aver somministrato questo siero si ha un effetto benefico però non è un effetto duraturo.

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