Durante il periodo del Covid-19 i musei sono stati costretti a chiudere le loro porte improvvisamente. Musei di tutto il mondo hanno cercato di reagire a questa situazione per poter, prima di tutto, ripartire economicamente e poi per poter offrire a tutti la possibilità di vivere l’arte.
British Museum
Come tanti altri musei già prima della dichiarazione definitiva di lockdown a Londra, il British Museum era chiuso da settimane per non aumentare la diffusione del virus. Dopo poco tempo è però riuscito ad organizzarsi in una nuova tipologia di mostra, ovvero lasciando i visitatori comodamente seduti a casa offrendo immagini delle mostre, fino a 1,9 milioni di foto e video accessibili, liberamente, a tutti. Attualmente al British Museum i numeri sono fermi a 2.000 visitatori al giorno, molto lontani rispetto alle 18.000 visite abituali.
Louvre
Un’altro dei musei più rilevanti che ha subito le gravi problematiche del coronavirus è quello francese. Il Louvre ha subito un calo di frequentazione e un calo di entrate di oltre 90 milioni di euro. Durante le vacanze estive ha potuto contare quasi solamente sulla presenza dei francesi che sono stati essenziali per garantire un minimo afflusso. Inoltre per il mantenimento del museo è stata essenziale la mostra su Leonardo da Vinci, esposta appena prima della chiusura totale dovuta al lockdown, in cui hanno avuto ben 1,1 milioni di visite. Attualmente il museo è ancora chiuso fino a nuovo ordine.